Comprendere il disturbo ossessivo compulsivo: tutto ciò che devi sapere
Oltre alle terapie tradizionali (principalmente di tipo farmacologico e psicoterapico), oggi esiste un nuovo metodo estremamente efficace per curare il disturbo ossessivo compulsivo.
Si chiama deep rTMS – stimolazione magnetica transcranica ripetitiva PROFONDA – e rappresenta la più recente evoluzione della terapia TMS, impiegata per la cura di numerosi disturbi, tra cui depressione e dipendenze.
La terapia, sviluppata da Brain Stimulation Italia, si basa su una serie di sedute ambulatoriali ravvicinate (all’interno di un Mood Center specializzato e assistiti da un team medico), non ha effetti collaterali e promette di ridurre fino a eliminare i sintomi del comportamento ossessivo compulsivo in tempi molto brevi.
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Disturbo Ossessivo Compulsivo: una condizione fortemente invalidante
Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è un problema molto più diffuso di quanto si possa pensare. Si calcola infatti che una percentuale variabile tra il 2 e il 3% della popolazione soffra o abbia sofferto nell’arco della vita di una forma più o meno grave di ossessione compulsiva.
In genere, i primi sintomi di un comportamento ossessivo compulsivo si manifestano nell’adolescenza e nella prima età adulta (entro i 25 anni), ma sono frequenti anche i casi di esordio precoce, anche nei bambini sotto i 10 anni.
Caratteristica del disturbo è l’insorgere di ossessioni e di compulsioni che interferiscono con la vita quotidiana provocando disagio e ansia fino a impedire lo svolgimento di qualsiasi normale attività, mettendo a serio rischio anche il lavoro e le relazioni con gli altri.
Sebbene ossessioni e compulsioni possano verificarsi anche separatamente, 9 su 10 delle persone che soffrono di disturbo ossessivo compulsivo presentano entrambi i sintomi – sviluppando cioè compulsioni come risposta alle ossessioni che le affliggono.
Sintomi del disturbo ossessivo compulsivo: Il pensiero ossessivo
Le ossessioni possono essere di tre tipi: pensieri, immagini e impulsi. Quando un’ossessione si manifesta (spesso all’improvviso e involontariamente), il paziente si sente impotente di fronte a qualcosa che non può controllare, qualcosa di inaccettabile, estraneo e contrario alla sua personalità.
Il meccanismo ossessivo attiva nel soggetto emozioni intense e sgradevoli come il disgusto, il disagio, la vergogna e il senso di colpa, emozioni che non riesce a neutralizzare e che non può allontanare.
Pensieri ossessivi
L’ossessione può essere legata a una falsa convinzione basata sul timore delle conseguenza di un’azione compiuta o che si è dimenticato di compiere, come per esempio:
- contrarre infezioni o virus toccando cose o persone;
- credere di aver scordato di chiudere la porta di casa;
- essere convinti di aver fatto del male a qualcuno senza accorgersene.
Immagini ossessive
Spesso l’ossessione si manifesta sotto forma di immagine che irrompe nel cervello del soggetto senza preavviso, solitamente come:
- scena relativa alla sfera sessuale;
- immagine blasfema;
- scena di violenza;
- immagine a sfondo pedofilo.
Impulsi ossessivi
A volte invece il soggetto si sente spinto a compiere azioni gravi e imperdonabili, contrarie alla morale e alle sue convinzioni, come ad esempio:
- fare del male a sé stessi;
- ferire qualcuno, un estraneo, un amico o un familiare;
- perdere il controllo in pubblico, dando sfogo a perversioni, aggressività, blasfemia e impulsi sessuali repressi.
Sintomi del disturbo ossessivo compulsivo: le compulsioni
Si tratta di azioni ripetitive compiute intenzionalmente per controllare le ossessioni, alleviare lo stato di ansia e preoccupazione da queste generato o evitare che eventi immaginati si verifichino.
Le compulsioni possono assomigliare a rituali o cerimoniali, con rigide regole da rispettare e, nonostante siano bizzarre e irrazionali, il soggetto ne è totalmente schiavo e non è in grado di sottrarsi dal metterle in atto.
Comportamenti compulsivi
Nel tentativo di contenere i pensieri ossessivi, il soggetto può ripetere più volte al giorno comportamenti di tipo rituale come:
- lavarsi le mani o farsi la doccia;
- controllare più volte la stessa cosa per verificare di aver agito correttamente;
- mettere in ordine seguendo schemi fissi (come per esempio disponendo gli oggetti in modo simmetrico).
Azioni compulsive svolte mentalmente
Ai comportamenti manifesti si aggiungono poi delle azioni compiute solo a livello mentale e quindi non visibili, come ad esempio:
- pregare;
- ripetere frasi o formule considerate magiche;
- contare gli oggetti o ciò che si vede.
Tipologie di disturbo ossessivo compulsivo (DOC)
In base ai sintomi (ossessioni e comportamenti compulsivi), sono diverse le forme in cui il disturbo ossessivo compulsivo di manifesta. In alcuni casi è possibile che lo stesso soggetto sviluppi più forme di DOC contemporaneamente o a distanza di tempo.
Lavaggio e pulizia
Alla base c’è la paura ossessiva di ammalarsi o di essere contaminati da germi, batteri, virus o sostanze pericolose. I rituali messi in atto sono il lavaggio eccessivo delle mani e del corpo, la pulizia continua della casa, dell’auto e di qualsiasi oggetto.
Controllo
Il soggetto teme che una sua negligenza possa determinare danni gravi per sé e per gli altri: la reazione è una necessità di controllare ripetutamente la stessa cosa (come di aver chiuso casa, il gas, di non aver investito nessuno con l’auto, ecc.).
Ordine
L’impulso spinge la persona a non sopportare il disordine, a riporre gli oggetti in una posizione determinata e sempre uguale e a organizzare tutto in modo simmetrico o secondo un ordine preciso (alfabetico, per grandezza, colore, ecc.).
Ripetizione e conteggio
In questo caso il soggetto è guidato da ciò che viene definito ‘pensiero magico’, ovvero la convinzione (una sorta di superstizione portata all’estremo) che qualcosa di terribile possa succedere se non si compiono determinate azioni, come contare i gradini, pensare a una serie di numeri o ripetere una formula.
Ossessioni pure
Chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo con ossessioni pure non sviluppa comportamenti compulsivi. Il soggetto è assalito da pensieri, immagini e impulsi che lo vedono coinvolto in atti indesiderabili, contrari alla morale, violenti, osceni o pericolosi.
Accumulo / accaparramento
Considerato oggi in modo distinto dalle altre forme di disturbo ossessivo compulsivo, si manifesta con la paura o l’incapacità di sbarazzarsi di qualsiasi cosa, anche inutile, accumulando all’eccesso oggetti – acquistati o raccolti per strada – senza rendersene conto.
Disturbo ossessivo compulsivo: cause e fattori di rischio
Sebbene non siano ancora state individuate con certezza le cause scatenanti del comportamento ossessivo compulsivo, esistono alcuni fattori (ambientali e biologici) che possono aumentare il rischio di sviluppare questo disturbo.
Fattori genetici
È stato dimostrato che esiste una certa predisposizione genetica: chi ha in famiglia persone che soffrono di un’ossessione compulsiva ha maggiore probabilità di manifestare sintomi simili.
Cause biologiche
Secondo alcune teorie il disturbo ossessivo compulsivo sarebbe correlato a una diminuzione della serotonina in alcune zone del cervello – principio su cui si basano le terapie farmacologiche più diffuse.
Traumi e fattori di stress
Eventi traumatici come un lutto, il parto o un incidente possono scatenare o accelerare lo sviluppo del disturbo ossessivo compulsivo nei soggetti particolarmente deboli o geneticamente predisposti.
Fattori psicologici
Si pensa che alcuni tratti caratteriali o tendenze comportamentali possano costituire fattori di rischio, come per esempio essere eccessivamente ansiosi, precisi o perfezionisti.
Disturbo ossessivo compulsivo: cure e terapie tradizionali vs stimolazione magnetica transcranica ripetitiva profonda (deep rTMS)
Le terapie più diffuse per la cura di pazienti con comportamento ossessivo compulsivo si possono suddividere in due tipologie: farmacologiche e psicoterapiche. Entrambe si sono dimostrate piuttosto efficaci, evidenziando però dei grossi limiti.
Terapie farmacologiche
I farmaci utilizzati sono la clomipramina e gli antidepressivi SSRI, che agiscono aumentando la serotonina e ristabilendo un funzionamento corretto dell’area cerebrale interessata. L’assunzione di tali farmaci è utile per ridurre i livelli di ansia, migliorare il sonno e di conseguenza l’umore del soggetto.
Svantaggi delle cure farmacologiche
Le terapie farmacologiche sono certamente importanti per la cura di chi soffre di ossessione compulsiva, ma nella maggior parte dei casi non sono risolutive – specialmente quando si tratta di soggetti con forme molto gravi o affetti da disturbo ossessivo compulsivo resistente – e le ragioni sono svariate:
- una percentuale altissima di pazienti (dal 30 al 40%) non risponde ai farmaci;v
- antidepressivi SSRI e clomipramina hanno seri effetti collaterali (calo della libido, sedazione, aumento di peso);
- i farmaci impiegati possono provocare dipendenza;
- la sospensione dei farmaci può determinare ricadute;
- prima che la terapia mostri i primi effetti sono necessarie molte settimane.
Terapia cognitivo comportamentale (CBT)
Si struttura lungo un percorso terapeutico che prevede due tipi di interventi, a livello comportamentale e a livello cognitivo.
Sul piano comportamentale, l’approccio più utilizzato nella cura del disturbo ossessivo compulsivo è l’ERP (Esposizione con Prevenzione della Risposta) e consiste nel sottoporre il paziente a stimoli per provocare le ossessioni, evitando che questi metta in atto la risposta compulsiva.
Sul piano cognitivo, si punta a modificare alcuni schemi di pensiero automatici distorti, aiutando il soggetto a prendere coscienza e a gestire meglio le emozioni attraverso la terapia metacognitiva (MCT), la mindfulness e l’ACT (Acceptance and Commitment).
Svantaggi delle cure psicologiche
La terapia cognitivo comportamentale per la cura di chi soffre di comportamento ossessivo compulsivo è sicuramente molto efficace nel lungo periodo, ma presenta alcune criticità:
- il percorso di guarigione dura anni e per vedere risultati serve molto tempo, quindi la probabilità di abbandono è alta;
- i costi della psicoterapia sono elevati, di conseguenza non tutti coloro che ne avrebbero bisogno possono accedere al trattamento;
- dati i tempi lunghi della terapia, questa è normalmente associata a una cura farmacologica, la quale può generare effetti collaterali tali da complicare il quadro clinico.
Curare il disturbo ossessivo compulsivo con la deep rTMS: la stimolazione magnetica transcranica
ripetitiva profonda di Brain Stimulation Italia
La deep rTMS rappresenta oggi la soluzione più avanzata per la cura di numerose patologie psichiatriche e neurologiche come la depressione, oltre che per il trattamento di pazienti affetti da problemi di dipendenza dalla cocaina.
Grazie agli ultimi aggiornamenti tecnologici e all’esperienza di Brain Stimulation Italia, oggi è possibile impiegare la deep rTMS in modo altamente efficace anche al disturbo ossessivo compulsivo.
Cos’è la deep rTMS e come funziona
rTMS sta per Ripetitive Transcranial Magnetic Stimulation (stimolazione magnetica transcranica ripetitiva), una tecnica basata sulla stimolazione di precise aree del cervello tramite impulsi elettromagnetici.
In pratica, il campo magnetico generato va a eccitare o inibire le zone cerebrali disfunzionali, con l’obiettivo di ridurre o eliminare gli effetti di un determinato disturbo.
La novità della deep rTMS è la capacità di raggiungere e trattare aree più profonde e più ampie del cervello, con una precisione molto elevata e senza effetti collaterali. Un metodo estremamente efficace e non invasivo, già approvato dalle principali autority internazionali e sempre più diffuso.
Come curare il disturbo ossessivo compulsivo con la deep rTMS
La vita di chi soffre di comportamento ossessivo compulsivo è un percorso in salita: lavorare, concentrarsi o svolgere una qualsiasi attività diventa difficile se non impossibile e anche le relazioni interpersonali sono seriamente compromesse.
Vivere con un ossessivo compulsivo può essere un incubo: è sospettoso, paranoico, assente, intollerante, soffre di violenti sbalzi di umore, rifiuta il confronto e le cure.
Convincerlo a sottoporsi a un percorso di psicoterapia o ad assumere dei farmaci è un’impresa non facile: in aggiunta sono molti i soggetti affetti da disturbo ossessivo compulsivo che si rivelano resistenti alle cure farmacologiche.
In molti casi la deep rTMS costituisce l’unica opportunità per restituire una vita normale alla persona e a chi le sta vicino. La stimolazione magnetica transcranica ripetitiva profonda raggiunge le aree associate al disturbo ossessivo compulsivo regolando l’attività delle strutture cerebrali per riportarle a un funzionamento normale.
Un Mood Center per curare il disturbo ossessivo compulsivo: un percorso personalizzato con il supporto dello staff medico di Brain Stimulation Italia
Sebbene la deep rTMS sia attualmente l’unica soluzione efficace e senza effetti collaterali per il disturbo ossessivo compulsivo, la gravità di tale disturbo necessita di una valutazione psichiatrica approfondita prima di iniziare il trattamento.
L’obiettivo è costruire un percorso personalizzato, inserendo quando necessario anche sedute di psicoterapia e integrando con una terapia farmacologica mirata.
Aiutare un ossessivo compulsivo a guarire: il ciclo di 4 settimane
Dopo il consulto preliminare (che può coinvolgere anche i familiari e il medico curante) e stabilito il percorso più adatto, inizia la terapia vera e propria, che si svolge interamente nei nostri Mood Center.
Un ciclo completo dura circa un mese ed è composto da 20 sedute di deep rTMS di 20 minuti ciascuna. La terapia si svolge in ambulatorio su appuntamento e non prevede né ricovero né sedazione.
Per tutta la terapia la persona è assistita dalle nostre psicologhe, che hanno il delicato compito di ascoltarla, rassicurarla, stimolare il dialogo e rispondere a tutte le domande, misurando giorno dopo giorno i passi avanti compiuti e modificando il trattamento qualora fosse necessario.
Per curare il disturbo ossessivo compulsivo bisogna tenere conto di molteplici fattori (medici, comportamentali, caratteriali, motivazionali, sociali) senza mai perdere di vista l’aspetto umano, offrendo comprensione e supporto a chi ha bisogno di aiuto.
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In Brainstimulation abbiamo avanzati trattamenti di stimolazione magnetica quali la deep rTMS e la TDCS, dedicate alla cura di svariate patologie psichiatriche e cerebrali.
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La terapia non prevede
alcun ricovero.