La TMS associata a specifici esercizi migliora i deficit di molte malattie neurologiche
- Disturbi di linguaggio: oltre agli esercizi logopedici, stimolando con TMS le aree cerebrali limitrofe alla lesione causata dall’ictus o modulando l’attività dell’emisfero contra lesionale è possibile migliorare l’afasia, nelle componenti dell’eloquio, della comprensione e nelle abilità di scrittura.
- Associando alla TMS specifici esercizi di memoria ed attenzione si può ottenere un miglioramento dei deficit di memoria tipici del Mild cognitive impairment (deterioramento cognitivo lieve), condizione che affligge una gran parte della popolazione over 65 anni e che può preludere ad una demenza.
- L’emiparesi secondaria ad ictus cerebrale risente favorevolmente, oltre all’esercizio fisioterapico, della stimolazione magnetica delle aree peri-lesionali e/o dell’inibizione delle aree contralesionali.
- Sclerosi multipla: la TMS, potenziando i meccanismi di plasticità sinaptica che coinvolti nella riabilitazione motoria, è utile nel migliorare la deambulazione in termini di resistenza e velocità.
In una elevata percentuale (40-70%) i pazienti con sclerosi multipla presentano anche deficit di memoria ed attenzione e lentezza nel problem solving, che migliorano sensibilmente dopo stimolazione delle aree prefrontali.
Generalmente la durata dei training associati a TMS nelle patologie neurologiche è di 10 sedute, da effettuarsi nel corso di due settimane consecutive.
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