Disturbo bipolare, familiarità e stimolazione magnetica transcranica

Un tempo conosciuto come psicosi maniaco-depressiva, il disturbo bipolare è una patologia antica e molto conosciuta. Si tratta di una condizione psichiatrica caratterizzata da gravi oscillazioni dell’umore che possono essere controllati con una terapia farmacologica mirata da osservare a vita, in modo da stabilizzare l’umore ed escludere “i picchi” sia depressivi sia espansivi.

Ma come si stabilisce se un soggetto è affetto da disturbo bipolare? Innanzitutto occorre chiarire che in psichiatria è impossibile effettuare una diagnosi trasversale, in quanto vi sono tante variabili che vanno ad incidere, inclusa l’assunzione di sostanze. Per questo motivo è fondamentale fare un’analisi longitudinale che tenga conto della storia della persona, se vi sono stati avvenimenti particolari, come questi hanno inciso e, soprattutto, la familiarità del soggetto. Infatti, dove è presente una familiarità per disturbi mentali, facilmente si tratta di disturbo bipolare.
L’esordio del possibile disturbo può manifestarsi anche a 2/3 anni di vita (può essere il caso, ad esempio, di alcuni bambini che non dormono mai). Nel caso di ragazzi a rischio, è importantissimo avvertirli per tempo raccomandando di non fare assolutamente uso di sostanze in quanto possono facilmente incorrere in una dipendenza precoce, in disturbi dell’alimentazione o in comportamenti anti-sociali.

Nel momento in cui si arriva alla patologia vera e propria, i farmaci da utilizzare sono quelli che aiutano a stabilizzare l’umore (ad esempio il Litio, utilizzato già nel 1300), non quelli che bloccano la produzione di dopamina. Infatti, nella maggior parte dei casi la risposta immediata dei medici ad una persona che sta male è la prescrizione di un antidepressivo, ma se ci si trova di fronte ad un caso di disturbo bipolare diventa pericoloso: il farmaco può far “andare su di giri” il paziente in una prima fase, alla quale seguirà un picco depressivo. Questi continui sbalzi peggiorano la situazione e aumentano il rischio suicidario: ciò avviene maggiormente non tanto nelle fasi di “picco” ma nelle cosiddette fasi “miste”, in cui si provano emozioni molto contrastanti fra di loro.

Proprio per via di queste oscillazioni dell’umore, la Stimolazione Magnetica Transcranica profonda è molto efficace per curare il disturbo bipolare in quanto durante la fase depressiva si va ad utilizzare un trattamento di tipo stimolatorio, mentre nella fase euforica di tipo inibitorio.

COME FUNZIONA?
Un colloquio preliminare con lo psichiatra al fine di valutare la situazione della persona e, successivamente, un ciclo di 20 sedute della durata di venti minuti l’una, effettuate nell’arco di un mese.

DOVE?
Brain Stimulation Italia c/o Poliambulatorio PTC, Via Fratelli Ugoni, 2 – 25126 Brescia

QUANDO?
Il centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20.

QUANTO COSTA?
Il costo totale del trattamento è assolutamente competitivo ed è di soli 3000,00 euro.
La terapia può essere ripagata dalle assicurazioni e i costi possono essere detratti dalle tasse.

Inoltre è possibile rivolgersi ad una società finanziaria di nostra fiducia che supporti il trattamento tramite un finanziamento.

Fonte: Dottor Giuseppe Fazzari, psichiatra e direttore scientifico Brain Stimulation Italia

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