Gli effetti della cocaina sul cervello
La cocaina è una sostanza che agisce direttamente sul cervello, influenzando i neurotrasmettitori e provocando una serie di danni, anche a lungo termine, a livello della corteccia cerebrale, con gravi conseguenze sulle funzioni cognitive.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli effetti della cocaina sul cervello, sia al momento dell’assunzione, sia a lungo termine.
Cocaina: come agisce sul cervello
Al momento dell’assunzione, la cocaina agisce immediatamente bloccando il riassorbimento della dopamina, il neurotrasmettitore responsabile della sensazione di piacere, causando un forte stato di euforia.
Oltre alla dopamina, la cocaina influisce anche su altri neurotrasmettitori, come la serotonina e la noradrenalina.
La serotonina, comunemente nota come “neurotrasmettitore della felicità”, viene naturalmente rilasciata dopo attività fisiche intense o il dopo aver portato a termine compiti complessi, alimentando così la sicurezza e l’autostima del soggetto.
La noradrenalina, invece, viene rilasciata dal nostro corpo in situazioni di pericolo, facilitando una risposta immediata e senza esitazioni.
L’assunzione di cocaina, agendo contemporaneamente su questi 3 neurotrasmettitori, genera un senso di euforia, fiducia in se stessi ed energia estremamente forte.
A questa fase, in cui tutto sembra possibile e le prestazioni psicofisiche migliorano, segue però la fase di cosiddetta disforia, caratterizzata da sensazioni negative, tristezza, apatia, mancanza di concentrazione e nervosismo.
La volontà di uscire da questo stato e di riprovare le sensazioni positive precedenti innesca il desiderio incontrollato di assumere un’altra dose (sistema della “ricompensa”) generando via via dipendenza fisica e psicologica dalla sostanza. Questo perché di volta in volta la sensibilità dei recettori dopaminergici diminuisce portando il cervello a richiedere una dose sempre maggiore per produrre lo stesso effetto di piacere.
I danni cerebrali causati dalla cocaina
L’uso di cocaina provoca gravi danni al cervello e ai neuroni sul lungo termine, con una diminuzione della densità della materia grigia in determinate aree: corteccia temporale superiore, corteccia prefrontale (PFC), corteccia orbito-frontale (OFC), corteccia cingolata anteriore (ACC) e insula anteriore.
Questo provoca alterazioni funzionali e strutturali irreversibili, che permangono anche quando il soggetto non è sotto l’influenza della sostanza, come:
- compromissione dei processi decisionali e della capacità di problem solving;
- deficit nel controllo del comportamento e nell’interazione sociale;
- diminuita sensibilità nei confronti dei propri bisogni e di quelli altrui;
- scarsa capacità di inibizione ed elevata impulsività;
- apatia, mancanza di iniziativa e di spontaneità;
- difficoltà nel gestire le distrazioni e capacità di concentrazione/attenzione compromessa;
- limitata flessibilità cognitiva;
- problemi nell’organizzazione e nella pianificazione delle azioni;
- elevata instabilità emotiva.
Cocaina: effetti sul corpo
Oltre agli effetti sul cervello, naturalmente l’assunzione di cocaina provoca gravi conseguenze anche sul resto del corpo, dall’apparato respiratorio a quello cardiocircolatorio, dal naso ai denti, dal sistema nervoso centrale fino all’apparato gastro-intestinale e, più in generale, a tutti gli organi interni.
Ma come riconoscere un cocainomane?
L’abuso di cocaina rappresenta un problema ampiamente diffuso, ma non sempre è semplice riconoscerlo a primo acchito. Occorre identificare una serie di comportamenti e di cambiamenti nel fisico e nell’atteggiamento della persona, alcuni più evidenti di altri, in modo da poterle fornire il sostegno necessario per chiedere aiuto ed evitare così l’aggravarsi della situazione.
Come uscire dalla dipendenza da cocaina
Gli effetti della cocaina sul cervello sono estremamente dannosi, con conseguenze devastanti anche a lungo termine, in grado letteralmente di distruggere la qualità di vita della persona coinvolta e di chi le sta vicino.